Si è tenuta lo scorso 8 dicembre la tradizionale Festa del Cronometrista della nostra associazione.

La conviviale è occasione per premiare i cronometristi che si sono distinti per impegno e comportamento durante l’anno e per presentare agli associati i nuovi ingressi.
Il riconoscimento in memoria di Angelo Chinellato è andato a Elena Orlando mentre quello in memoria di Alessandro Berton a Erika Raniolo e Roberta Righetti.
L’ambito riconoscimento di “Cronometrista dell’anno” è stato assegnato dalla Commissione a Marcello Dal Fabbro.

Riportiamo di seguito un articolo di Lorenzo Mayer pubblicato su Gente Veneta n. 47 del 16 dicembre 2022 e, a seguire, una piccola galleria fotografica della giornata.

Bilancio di fine anno per gli associati veneziani: 270 giornate gara per i 56 tesserati, cui si devono aggiungere 9 allievi

Cronometristi sempre più hi-tech: “Ma passione e rispetto non cambiano”

Nel 2022 il mondo delle gare sportive è tornato ai livelli pre-Covid e ai cronometristi della Provincia di Venezia ne sono stati testimoni in prima linea, e protagonisti percorrendo tutta la nostra Penisola: da Trapani a Bolzano.

I numeri (non solo quelli) sono una piccola ma concreta testimonianza: 270 giornate gara, più di 7000 indennità (ovvero le ore trascorse nei campi di gara), per i 56 tesserati, cui si devono aggiungere 9 allievi (cronometristi in erba) che promettono davvero bene. La ASD Cronometristi della Provincia di Venezia si è ritrovata, giovedì 8 dicembre, per la classica “Festa del Cronometrista”, tradizione che prosegue dal 1940, anno di fondazione e nascita dell’Associazione Sportiva Dilettantistica. “E’ l’unico giorno dell’anno – spiega il presidente Giuseppe Berton, anima e cuore dell’associazione insieme alla sorella Franca, recentemente insignita dal Coni con la Stella di Bronzo al Merito Sportivo – in cui non accettiamo di essere presenti alle gare perché ci teniamo a festeggiare tutti assieme con le famiglie. Tra i motivi di soddisfazione c’è quest’anno una “nidiata” di 9 allievi davvero promettenti. La passione per il mondo dei cronometristi è rimasta la stessa di quando partivo dalla sede con il mio cronometro in mano e andavo a cronometrare, ma ovviamente la tecnologia è cambiata completamente e continua ad evolvere. Oggi, per fare un esempio, un secondo con la nostra strumentazione d’avanguardia siamo in grado di dividerlo in cinquemila parti. La strumentazione che possediamo ci consente di cronometrare gare di nuoto con piastre elettroniche, grafica televisiva, streaming e, se l’organizzatore lo richiede, mettiamo a disposizione un ledwall da 5×3 metri. La tecnologia cambia, ciò che rimane invariata è la passione”.

La sede dell’Associazione si trova a Mestre, in via G. Zanella. Il Presidente Berton, lo scorso anno, dopo oltre vent’anni di onorato servizio alla presidenza, chiedeva un ricambio generazionale per poter lasciare la presidenza pur rimanendo all’interno del sodalizio. Ma il momento era assai delicato e così, da vero innamorato del suo club, è rimasto per acclamazione di tutti i tesserati che, all’unanimità, lo vogliono in sella per altri anni ancora. “Il nostro punto fermo – prosegue Berton – deve essere il rispetto degli atleti. Per loro dobbiamo dare il meglio in quanto a rapporti umani e tecnologia. Il 2023 inizierà subito, dal 3 al 6 gennaio, con gare da seguire. In associazione abbiamo alcuni settori di eccellenza: su tutti il nuoto, il pattinaggio corsa a rotelle per il quale ci chiamano da Trapani a Bolzano per seguire i campionati che partono dagli italiani in su, ma anche motonautica, atletica e ciclismo”. La conviviale è stata ospitata, come di consueto, al ristorante “La Cicala” a Cappelletta di Noale. Ospite d’onore il presidente nazionale della Federazione Italiana Cronometristi, Antonio Rondinone. Con lui anche Giorgio Chinellato, mestrino e vicepresidente vicario della Federazione nazionale e un’istituzione nel panorama dei cronometristi grazie alla passione del papà Angelo. Erano presenti anche i rappresentanti di federazioni, associazioni e organizzatori di gare.

Rondinone, presidente dei cronometristi italiani: “Aumentano le gare ma il personale si è ridotto”

“Il mondo dello sport si è rimesso in moto dopo il Covid: anno record per le manifestazioni”

Ci sono, a livello federale, motivi di crescita: puntiamo a recuperare circa 400 tesserati che abbiamo perso durante il periodo di pandemia. Oggi siamo fiduciosi ma dobbiamo partire da un dato: tutto il mondo dello sport, grazie a Do, si è rimesso in moto e, con gli ultimi dati del mese di novembre, arriveremo ad eguagliare, se non a superare, la quota di 20mila gare in un anno stabilita nel 2019. Le gare sono aumentate, ma il personale si è ridotto”.

Il presidente nazionale della FICr (Federazione Italiana Cronometristi), Antonio Rondinone, ospite della Festa del Cronometrista della Provincia di Venezia, traccia il quadro della ripartenza a livello nazionale. Rondine, originario di Taranto ma da molti anni residente a Ferrara, è entrato in carica come presidente federale nel 2021, per il quadriennio olimpico 2021-2024 (in precedenza ricopriva il ruolo di vice presidente vicario). “Il mondo dello sport si è rimesso in moto e questo è positivo – spiega il presidente – che troviamo rispecchiati anche nei nostri dati. Per numero di manifestazioni è stato un anno record, ai livelli pre Covid. Come Federazione abbiamo investito molto sulla tecnologia stanziando risorse importanti del nostro bilancio che hanno sfiorato il milione di euro nel 2021-22. Per migliorarci sotto l’aspetto tecnologico, abbiamo stanziato oltre 850mila euro, a cu i vanno ‘oi aggiunti i singoli investimenti in quota alle varie associazioni. Oggi lavoriamo con i centesimi di secondo ma ‘resto saremo in grado di lavorare al millesimo. In Italia contiamo su 105 associazioni con circa 4500 tesserati. Siamo presenti in ogni provincia con una nostra realtà, in qualche caso con due, come ad esempio Bologna e Imola. Devo dire sicuramente che l’associazione di Venezia rappresenta un’eccellenza in alcune discipline, pensiamo per esempio al nuoto e al pattinaggio; un fiore all’occhiello a livello nazionale e non solo. Ci sono però anche alcune preoccupazioni per il 2023. “La nuova legge sul professionismo sportivo – conclude Rondinone – rischia di essere fortemente penalizzante e ci preoccupa molto, non solo noi ma anche le atre federazioni. In base a questa nuova legge, di fatto sparisce il volontariato sportivo, nel caso in cui venga erogato anche un solo euro per i rimborsi delle prestazioni. Dovremmo perciò essere forse classificati come dei collaboratori coordinati e continuativi, con tutti gli adempimenti, anche fiscali, che ne derivano, per delle associazioni che, invece, sono composte a tutti gli effetti da volontari. La nuova legge doveva entrare in vigore dal primo gennaio 2023, ma come Federazioni abbiamo chiesto, con la mediazione del Coni, che l’entrata in vigore possa essere spostata in avanti di almeno sei mesi, a luglio 2023, per poter chiarire diversi punti che sono ancora poco chiari.

Lorenzo Mayer, Gente Veneta n.47 del 16 dicembre 2022