UNA STORIA DA RACCONTARE

I rapporti di collaborazione tra le Associazioni del Triveneto sono, da sempre, molto buoni ed improntati alla massima collaborazione. Campanilismi e gelosie non fanno parte del nostro modo di operare. Quanto avvenuto lo scorso primo maggio è forse uno degli esempi più evidenti del clima che si respira in queste regioni.

Partiamo da un po’ più lontano. A Treviso abbiamo una lunga tradizione di gare di enduro e, negli anni siamo stati più volte chiamati anche al di fuori del nostro territorio per gestire il centro classifica di queste complesse manifestazioni. Da tempo abbiamo cercato di coinvolgere i locali comitati FMI per introdurre l’utilizzo dei transponder anche nelle gare di Campionato Triveneto, 6/7 gare che vedono mediamente dai 300 ai 330 motociclisti iscritti, talvolta anche 400.

Dallo scorso anno la nostra associazione ha deciso di acquistare una prima tranche di transponder AMB TranX260. Quando ci è pervenuta la richiesta di cronometraggio delle 5 gare del Trofeo Veneto Hard Race (enduro a coppie), abbiamo dovuto rinunciare, ma abbiamo girato la richiesta all’Associazione di Venezia, che ha un numero di transponder adeguato e che così ha potuto dare prova di eccellenza anche in una disciplina per loro non comune.

Per una serie di coincidenze, quest’anno, il Moto Club Civezzano (TN) si è rivolto direttamente ai cronometristi di Venezia per il cronometraggio della seconda prova del Campionato Triveneto di Enduro. Vista la complessità della gara, il Presidente di Venezia Berton ci ha restituito la cortesia e ci ha girato la richiesta. Ma a questo punto ci è venuta l’idea: perchè non la facciamo insieme e proviamo a gestirla con i transponder? Ma dato che, pur mettendo insieme la loro e la nostra attrezzatura, non riuscivamo a garantire transponder a sufficienza, abbiamo coinvolto gli amici dell’Associazione di Udine che condividono con noi molte gare del Campionato Triveneto, i quali si sono dimostrati subito disponibili.

Il vulcanico Berton ci ha garantito la massima disponibilità a recuperare ulteriore materiale, qualora ne avessimo avuto bisogno, e così è arrivato da Novara una dotazione di ulteriori transponder e decoder, materiale che poi non è stato utilizzato perché appartenente ad una serie diversa.
Come DSC, a me è toccato il compito di definire la squadra, assegnando compiti e mansioni. Oltre a Treviso e Venezia, sono state coinvolte le associazioni di Trento e Udine, e solo per uno sfortunato incidente occorso all’amico Francesco Parise la sera prima della gara, l’associazione di Vicenza non è stata della partita. Dato che non tutti i cronos coinvolti avevano avuto esperienze in gare di enduro, abbiamo deciso di mischiare le carte, ed in ogni postazione sono stati presenti cronometristi di associazioni diverse, chi con compiti di rilevamento, altri addetti alla gestione computer e così via.

Così come abbiamo miscelato gli uomini, così abbiamo fatto con le attrezzature e gli strumenti. Temo che per i prossimi mesi saranno frequenti le telefonate “per caso hai tu il nostro cavo? E tu hai la batteria?”….speriamo bene.

La gara è forse la parte meno interessante di questa storia. La fase preparatoria mi ha riportato alla memoria i tempi dei servizi nei rally con l’Equipe Regionale, quando gli amici Gottardo e Lorenzini arrivavano a Treviso con tonnellate di materiali, e facevamo notte fonda per allestire il Centro Classifiche. Così è stato anche questa volta. Un furgone carico di materiale, borse e valige dappertutto. L’inesperienza ci ha fatto commettere alcuni errori; avevamo deciso di provvedere di persona al collocamento del supporto sulla moto, e così, terminata alle 22 la fase di consegna dei transponder, ci siamo spostati al parco chiuso e fino alle 24 abbiamo sistemato oltre 300 supporti! Verso le 2, terminata la stampa delle tabelle di marcia, abbiamo potuto recarci in albergo per riposare un paio d’ore, visto che alle 6.30 eravamo di nuovo operativi.

Dato che l’utilizzo dei transponder costituiva una prima assoluta per noi in queste manifestazioni, per cautelarmi ho predisposto il servizio in modo tale da avere sia il rilevamento automatico, che quello tradizionale (per il sacro principio che fidarsi è bene, ma è sempre meglio avere pronta una via di fuga…). Pertanto, quando la gara è cominciata ero più curioso che preoccupato.

In effetti, alcuni problemi tecnici legati alla trasmissione dati hanno limitato l’efficacia del sistema. Così, alla fine, in centro classifiche abbiamo lavorato come dannati dalle 8 alle 18, francamente molto di più di quanto avessi previsto (avevo previsto una giornata di quasi relax, con flussi di dati che automaticamente andavano a completare le classifiche…).
Nonostante tutto, grazie all’impegno profuso da tutti, abbiamo completato tutte le classifiche entro 1 ora dall’arrivo dei concorrenti, con grande soddisfazione nostra e degli organizzatori. Mentre con Michele Conte procedevamo ad un frenetico controllo di tabelle di marcia e cronologici, i colleghi di Udine e Venezia si sono adoperati per la cernita dei transponder e dei supporti.

Di questa giornata resterà, oltre alla stanchezza fisica, anche la soddisfazione di aver cominciato a tracciare una nuova strada verso una collaborazione ancora più forte tra le associazioni sul territorio.

A.S.D.Cronometristi Treviso

Alessandro Traldi