I 70 anni di gare dell’Associazione cronometristi di Venezia

Ieri e Oggi

Un passato a segnare il tempo che scorre e a bloccarlo nel momento della vittoria. Una passato che può essere orgogliosamente esposto in vetrina. È quello che ha fatto l’associazione cronometristi di Venezia con una esposizione nella sede della Ca.Ri.Ve. in piazza Ferretto, piazzetta Edmondo Matter a Mestre, i suoi 70 anni di gare. Passato che è pieno di ricordi, legati a varie discipline e vari atleti, perché tra le altre cose quello che caratterizza i cronometristi è sicuramente la poliedricità, essendo presenti su numerosi campi di gara ed avendo a che fare con molti sport, ognuno con i suoi regolamenti. Tutto però con un unico comun denominatore, quel tempo che decide chi uscirà vincitore o sconfitto dalla sfida, tempo che i protagonisti della mostra hanno cercato da sempre di domare e controllare. Come nelle gare tipiche delle nostre zone, la voga alla veneta per esempio, dove spesso le regate terminano con contestazioni sull’operato dei giudici di gara, ma mai nessuno obietta sul rilievo cronometrico. Oppure nel canottaggio fluviale, dove molte volte il tempo è stato tiranno strappando titoli che sembravano scontati. Ma l’abilità dei volontari guidati dal presidente Giuseppe Berton è talmente rinomata che la loro presenza è stata più volte richiesta in varie parti d’Italia e in vari campionati nazionali ed internazionali. Nel solo 2009, i cronometristi veneziani hanno partecipato a 4 mondiali e ai Giochi del Mediterraneo di Pescara, già nel 2010 presenti all’ultimo mondiale militare di sci alpino, dove gareggiavano gli atleti italiani reduci dall’Olimpiade di Vancouver, da Razzoli a Moellg.